Un’indagine FOI svela lo sconvolgente tempo di attesa cui devono sottostare persone trasgender che chiedano assistenza medica di affermazione di genere dal NHS. La notizia è stata resa pubblica dalla trasmettitrice trans India Willoughby sui social media giovedì 3 agosto e riferiva che la richiesta FOI sosteneva una serie di attesa di 35 anni per le persone trans che chiedevano assistenza di affermazione di genere. La richiesta FOI mostra che, al 31 ottobre 2022, c’erano 1865 persone in lista d’attesa per un primo appuntamento presso la Porterbrook Gender Identity Clinic (GIC) di Sheffield. Inoltre, mostra che, in media, il massimo tempo di attesa per i pazienti era pari a 220 settimane per un primo appuntamento, con circa 0,2 pazienti visti in media al giorno. Calcolando queste informazioni, una nuova richiesta sarebbe in attesa di essere vista dalla Porterbrook GIC fino a 35 anni.
Attivisti della comunità trasgender hanno spesso criticato lo stato dell’assistenza del NHS dichiarandolo “illegale”. Una trasgender, Hannah, che ha fatto richiesta della GIC di Leeds nel 2022, ha detto che non si sentiva come se un appuntamento sarebbe mai accaduto, in quanto c’erano circa 2.500 trans persone in attesa. Dal suo riferimento, secondo The Newsam Centre di Leeds il numero totale di referral è aumentato fino a 4259 persone ad aprile 2023, il che rappresenta un aumento di circa del 70% in 16 mesi.
A causa della forte critica da parte della comunità trasgender, un gruppo di attivisti ha fatto causa legale, We Are Just People Too, contro il NHS England accusandolo di non soddisfare il suo obbligo legale di ridurre al minimo i tempi di attesa. La domanda legale è stata respinta dall’Alta Corte nel gennaio 2023 ma poi è stata portata alla corte d’Appello, che la ha respinta indicando che il impegno era applicabile solo ai servizi diagnostici e, di conseguenza, non è legalmente vincolante.
Il grave divario nella assistenza medica che le persone trasgender devono attraversare è diventato così cruciale che le voci a riguardo hanno raggiunto direttamente l’Alta Corte. Per questo motivo, la rimozione della medicalizzazione obbligatoria di ottenimento di un certificato di riconoscimento di genere (GRC) è diventato fondamentale, al fine di ridurre al minimo l’accesso all’assistenza sanitaria.
Quanto tempo ha preso alla Corte d’Appello per decidere sul caso We Are Just People Too?
Il caso We Are Just People Too è stato discusso presso la Corte d’Appello nel 2021 dalla Good Law Project, dalla Gendered Intelligence, un’organizzazione caritativa a guida trans, e da altri. Il ricorso ha accusato l’NHS di violare la sua responsabilità legale di ridurre al minimo i tempi di attesa per le cure necessarie a persone trans. Le persone trans hanno dichiarato di attendere fino a 35 anni prima di avere una visita iniziale da NHS.
Il caso è stato respinto dal tribunale di primo grado, ma è stato respinto anche dalla Corte d’Appello con il motivo che l’impegno era limitato solo ai servizi diagnostici. L’abbandono del requisito di certificazione di genere per le persone trans entro il 2021 è stato visto da molti come un’importante vittoria che permette loro di identificarsi come trans senza sottoporsi a un processo complesso e lungo per ottenere un certificato. Tuttavia, i tempi di attesa per le cure necessarie rimangono molto lunghi.
Con l’aumento del numero di persone trans che necessitano di cure, i detrattori sostengono che le riforme saranno insufficienti se i tempi di attesa persisteranno. L’attuale assenza di azioni per migliorare il sistema ha portato alla denuncia di numerose associazioni che sostengono la comunità trans, nonché ad un grande impatto sulla salute mentale delle persone trans. Gli sforzi sono stati fatti nel tentativo di fornire cure più rapide inclusi l’opzione di avere un medico di famiglia che visiti i pazienti.
Molte persone sostengono che l’unico vero modo per ridurre i tempi di attesa sia quello di assicurare che ci siano più specialisti qualificati per le cure del genere. Mentre i tempi di attesa a lungo termine sono inaccettabili, quelli di breve termine sono altrettanto problematici. Molti pazienti non hanno accesso a cure tempestive. Sfortunatamente, la maggior parte dei pazienti non accede a cure adeguate a causa di lacune strutturali e normative.
Ci sono state diverse iniziative per aiutare la comunità trans a ottenere cure di genere più accessibili e veloci. Tuttavia, allo stato attuale della legge i tempi di attesa per le persone trans non sono previsti per ridursi nel prossimo futuro a causa del servizio sottodimensionato. Ci sarà ancora molto da fare prima che la situazione cambi, in modo da poter dare l’accesso in modo equo alle persone trans alle cure che hanno bisogno.
Quali servizi sono stati interessati dall’impegno applicabile solo ai servizi diagnostici?
Quali servizi sono stati interessati dall’impegno applicabile solo ai servizi diagnostici?
Secondo il FOI extract, i servizi interessati dall’impegno applicabile solo ai servizi diagnostici sono l’attesa dei pazienti presso la Porterbrook Gender Identity Clinic (GIC) di Sheffield alla fine di ottobre 2022. L’avvocato evidenzia che, in media, il tempo massimo di attesa per i pazienti alla fine di ottobre 2022 era di 220 settimane per un primo appuntamento approvato, con circa 0,2 pazienti visti per giorno in media. Tali servizi sono stati criticati a causa dei tempi di attesa così lunghi. A novembre 2022, India Willoughby ha affermato che il FOI aveva rilevato che i trans avrebbero dovuto attendere 35 anni per poter accedere all’assistenza affermativa di genere, se non di più. L’attivista Amber, che ha inviato la richiesta FOI, ha calcolato che, in condizioni accurate di informazione, ci sarebbero voluti fino a 35 anni per lo stesso visitatore. Inoltre, il sito web di Porterbrook afferma che attualmente sta prenotando appuntamenti per le persone riferite al servizio nel 2018, con la “più lunga attesa” pari a 62 mesi a luglio 2023. Gli attivisti hanno inoltre recentemente portato una causa legale al Tribunale Superiore, accusando NHS England di trascurare il suo obbligo legale di ridurre i tempi di attesa. La causa ha avuto un esito negativo alla Corte Suprema, con gli attivisti che hanno concordato l’accordo applicabile solo ai servizi diagnostici, in particolare ai servizi di consulenza.
La rimozione del cerficato di riconoscimento di genere è stata una misura già applicata?
Rispondendo alla domanda della rimozione del certificato di riconoscimento di genere che è stata una misura già applicata, è stato visto come una delle misure legali intraprese dalla comunità dei diritti transgender per affrontare la crisi dei tempi di attesa nella sanità pubblica. Il 2021 ha visto una causa legale intentata da vari attivisti, come Good Law Project, Gendered Intelligence e altri, accusando NHS England di violare la loro responsabilità legale di ridurre al minimo i tempi di attesa. La causa legale, conosciuta come “We are just people too”, ha sostenuto che l’Inghilterra è diventata un “fuori fascia internazionale” nella sanità trans con tempi di attesa “estremi” affrontati dai transessuali. La Corte Suprema ha respinto la causa legale nei primi mesi del 2023 ma ha permesso di ricorrere alla Corte d’Appello, che più tardi l’ha respinta, affermando che l’impegno era applicabile solo ai servizi diagnostico. Di conseguenza, è diventato chiaro che la rimozione del certificato di riconoscimento di genere non è una misura applicabile al caso.
Tuttavia, l’attenzione di questo caso ha evidenziato ulteriormente i tempi di attesa estremi affrontati dai transessuali della NHS, con le persone che devono attender talvolta fino a 35 anni per un primo appuntamento. Essendo un diritto umano fondamentale, l’assistenza transessuale dovrebbe essere accessibile a tutti e in modo tempestivo. Il tempo di attesa per le persone transessuali della NHS è inaccettabile e significative misure dovrebbero essere prese per assicurare che le persone non aspettino più di 35 anni per un primo appuntamento. L’impegno di NHS ad investire in servizi transessuali è un passo nella giusta direzione ed è necessario che si promuova ulteriore ricerca e sviluppo in modo da fornire un servizio sanitario tempestivo a tutti coloro che ne hanno bisogno. A tal fine, dovrebbe anche essere esplorato come garantire l’accesso sicuro a servizi online, come la terapia sostitutiva ormonale o altre informazioni mediche, in modo da consentire ai pazienti di ottenere l’assistenza necessaria in relazione alla loro identità di genere e salute.
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