Trent’anni passati nel rifiuto di farsi definire dalla fatwa di Khomeini, Salman Rushdie è tornato sotto i riflettori in un’America in cui “la censura da destra e da sinistra minaccia la libertà di espressione”. L’autore britannico ha presentato il suo nuovo libro e condiviso la sua esperienza di resilienza in un dialogo con Roberto Saviano al Salone del Libro di Torino. Il suo nuovo libro autobiografico, intitolato come l’arma che gli ha fatto perdere metà della vista dopo l’aggressione del 2022, rappresenta una testimonianza toccante del coraggio e della determinazione di Rushdie nel difendere la sua libertà creativa.
Rushdie torna a raccontare la sua esperienza di resilienza
In un appassionante incontro al Salone del Libro di Torino, Salman Rushdie ha condiviso la sua esperienza di resilienza di fronte alle minacce e alla censura. L’autore britannico, famoso per il suo controverso libro “The Satanic Verses”, ha trascorso trent’anni nel rifiuto di farsi definire dalla fatwa di Khomeini, che lo aveva condannato a morte per blasfemia. Adesso, in un’America dove la libertà di espressione è minacciata da diverse fazioni, Rushdie cerca di portare avanti il suo messaggio di resistenza e difesa della libertà creativa.
- Salman Rushdie ha presentato il suo nuovo libro autobiografico al Salone del Libro di Torino.
- Il nuovo libro si intitola come l’arma che gli ha fatto perdere metà della vista dopo l’aggressione del 2022.
- Rushdie ha condiviso la sua esperienza di resilienza in un dialogo con Roberto Saviano.
- L’autore britannico ha trascorso trent’anni nel rifiuto di farsi definire dalla fatwa di Khomeini.
- Rushdie cerca di portare avanti il suo messaggio di resistenza e difesa della libertà creativa in un’America minacciata dalla censura.