Sfilata di Max Mara, il grigio e il blu sono i nuovi beige, tornano le francesine e la voglia di fare il nodo a gonne e giacche.
Max Mara presenta la sua nuova collezione FW2024 ispirata a Colette
Milano – Oggi si è tenuta a Milano la sfilata di Max Mara per la presentazione della sua collezione FW2024. L’ispirazione di quest’anno proviene dalla nota scrittrice e giornalista francese Colette, che ha vissuto alla fine del XIX secolo e all’inizio del XX secolo. La collezione propone una palette di colori che sostituisce i classici beige con il grigio e il blu, creando un mix sofisticato e versatile per l’autunno e l’inverno. Uno dei principali elementi di tendenza della collezione sono le francesine, che tornano di moda insieme al desiderio di fare il nodo a gonne e giacche, dando un tocco di eleganza a ogni look.
“Abbiamo scelto di ispirarci a Colette per la sua personalità audace e il suo stile unico che evoca un senso di femminilità e libertà. La collezione FW2024 di Max Mara si concentra sulla riscoperta di colori e dettagli classici, offrendo alle donne un’ampia varietà di opzioni per esprimere la loro personalità attraverso la moda” – ha dichiarato il direttore creativo di Max Mara durante l’intervista post-sfilata.
Riepilogo della sfilata di Max Mara FW2024:
La sfilata di Max Mara FW2024 è stata un successo, conquistando l’attenzione degli esperti di moda e appassionati di tutto il mondo. La scelta di ispirarsi a Colette ha dato alla collezione un tocco di storia e cultura, regalando ai capi un senso di glamour e raffinatezza. Con il grigio e il blu al centro della palette di colori, Max Mara propone un nuovo approccio alla moda autunnale e invernale, rompendo gli schemi e offrendo alle donne una varietà di opzioni per sfoggiare look sofisticati e audaci. Le francesine sono il ritorno di un grande classico che completa perfettamente ogni outfit, mentre il nodo a gonne e giacche aggiunge un tocco giocoso ed elegante alle creazioni di Max Mara. La collezione FW2024 ha raccolto il plauso degli esperti di moda per la sua audacia e la sua capacità di reinterpretare i classici in chiave contemporanea.
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