Le accuse di Riley Gaines di harassment trans sull'invio di una minaccia di bomba ad una Biblioteca in California. Immagine Hate-speech trans sui social

Bomb threat linkata a Gaines per hate-speech trans sui social

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Un episodio preoccupante si è verificato lunedì (21 agosto) quando la biblioteca Mary L. Stephens, nella città di Davis, circa a 14 miglia da Sacramento, ha subito una minaccia di bomba in una telefonata anonima contenente discorsi antilgbt+. La biblioteca e una vicina scuola elementare sono state evacuate.

Un giorno prima della minaccia, il capitolo Yolo della Moms For Liberty aveva organizzato un incontro durante il quale vengono criticati gli sforzi di inclusione degli atleti transgender. Il personale della biblioteca è stato costretto a ricordare più volte agli oratori che non è rispettoso riferirsi agli atleti transgender con espressioni almaschilanti.

In seguito, quando hanno continuato a sostenere usi almaschilanti, hanno chiesto agli oratori di andarsene. Sui social media sono stati poi diffusi i video della biblioteca che silenziava l’atleta femminile generando sdegno nei più.

L’ex-nuotatrice universitaria americana Riley Gaines ha poi re-postato il video sui social media esortando i suoi più di 700.000 seguaci dicendo che “non è sorprendente ma ridicolo” andando anche a condividere nome e contatti della biblioteca sui social.

La Moms For Liberty è un’organizzazione politica conservatrice che si oppone a menzionare i diritti LGBTQ+, l’etnia, la teoria critica delle razze e la discriminazione nelle scuole. Quest’anno è stata, inoltre, etichettata come gruppo estremista di destra dai diritti civili dell’organizzazione Southern Poverty Law Center.

Prima delle 9 di mattina, Gaines ha condiviso il video aggiungendo “questo è ridicolo ma non sorprendente … un’atleta femminile silenziato per chiamare una cosa una cosa”.

A causa di ciò, le persone hanno chiamato la biblioteca scrivendo commenti anti-trans sui social. L’episodio è successivamente stato riportato dai media di destra quali Fox News, enfatizzando la partecipazione di Gaines e citando come la persona all’interno della biblioteca fosse stata “interrotta”.

Gaines è stata fortemente impegnata nella campagna contro la partecipazione trans allo sport femminile dopo aver vinto assieme alla nuotatrice trans Lia Thomas una finale per atletica nel 200m durante le NCAA nel 2022.

In seguito alla minaccia, la donna è stata citata in giudizio per un capo d’accusa di false minacce di una bomba e un capo d’accusa di informazione intenzionalmente falsa.

L’incidente di Davis sottolinea i pericoli associati alla crescente ondata di misoginia, trans-fobia e di altro genere che sta divampando sui social media. È nostra responsabilità cercare di arginare l’odio diffuso con discorsi che incoraggiano l’inclusione, il rispetto reciproco e l’uguaglianza.

Che frequenza ha l’organizzazione politica conservatrice Moms For Liberty di fare incontri che riguardano l’inclusione degli atleti transgender?

Riguardo alla domanda sulla frequenza con cui l’organizzazione politica conservatrice Moms For Liberty di fare incontri che riguardano l’inclusione degli atleti transgender, si sospetta che ci sia un collegamento con una minaccia di bomba ricevuta il lunedì 21 agosto da una biblioteca di Mary L. Stephens, vicina di Davis, una città a circa 14 miglia da Sacramento. La minaccia includeva discorsi anti-LGBTQ + ed è arrivata appena un giorno dopo che il capitolo della Yolo County di Moms for Liberty ha ospitato un incontro durante il quale l’inclusione trans nello sport è stata criticata. Dal momento che gli oratori sono stati costretti a ripetutamente avvertire che non rispettare il sesso delle persone trangender violava il codice di condotta della biblioteca, un membro del personale ha chiesto loro di andarsene.

Queste critiche contro l’inclusione degli atleti transgender, in passato, hanno portato alla popolarità di Moms for Liberty, che è un’organizzazione di carattere politico conservatore che si oppone a qualunque riferimento ai diritti LGBTQ +, alla razza e all’etnia, alla teoria critica della razza e la discriminazione. Come risultato della loro opposizione, all’inizio di quest’anno gli attivisti per i diritti civili del Southern Poverty Law Center li hanno classificati come gruppo eversivo.

Gli attivisti anti-trans hanno quindi preso il controllo delle reti sociali, cercando di stuzzicare la rabbia con i contenuti condivisi. Infine, l’ex-nuotatrice americana Riley Gaines ha condiviso il nome e il numero di telefono della biblioteca con i suoi 700.000 follower, finendo per ricevere poche ore dopo la prima minaccia. In seguito, è stata fatta l’accusa di false segnalazioni di bomba.