Andrea Purgatori, celebre giornalista italiano, è stato stroncato da una malattia alla veneranda età di 70 anni. Il ricordo commosso di Sergio Scabini, giornalista, sceneggiatore e autore, celebra la padronanza dell’inchiesta e della satira di Purgatori. Un uomo contrario al turpiloquio che ha dimostrato sempre un’ostinata volontà di non cedere alle menzogne. A lui va un tributo nell’onorare il suo lavoro.
Quale Era la Filosofia di Lavoro di Andrea Purgatori?
Andrea Purgatori era un forte sostenitore della forza e della correttezza della comunicazione. Con i suoi lavori in tv e nel giornalismo, Purgatori sosteneva che, per arrivare a un effettivo cambiamento sociale, fosse necessario cambiare, prima di tutto, la comunicazione tra le persone. Credeva fermamente nella responsabilità dei giornalisti nel salvaguardare un’informazione corretta e indipendente, e ha lavorato perennemente per creare un’arte della satira basata sulla risata intelligente. La sua trascinante curiosità e ricerca della verità ha ispirato chi lo ha conosciuto e lo ha seguito sui mezzi di informazione. La volontà di Purgatori di opporsi a chi presentava menzogne era una costante e un’eredità lasciata a seguitori e appassionati di giornalismo.
Quali Sono State le Sue Contribuzioni al Giornalismo Italiano?
Andrea Purgatori ha contribuito alla comunicazione italiana sfornando diversi programmi innovativi, scrivendo articoli sui temi più disparati. Incluso l’approfondimento di numerosi scandali politici, da quello del calcio italiano a quello della tragedia dell’Aquila. Scabini ha onorato la memoria di Purgatori proprio per questo, per la tenacia che ha mostrato nell’esporre le storie di numerose persone menzognere o pericolanti. In oltre 40 anni di carriera, Purgatori ha fatto riferimento a una filosofia emotiva, che ha voluto mantenere sempre lontana dal turpiloquio. Per questo ha goduto di una rara e duratura stima da parte dei suoi colleghi in tutta Italia.