Roberto Vannacci, l'ex capo della Brigata Paracadutisti e dell'Istituto Geografico Militare, ha destato scalpore con le sue affermazioni omofobe, misogine e razziste: "Cari omosessuali, non siete normali, accettatelo. La normalità è l'eterosessualità". E ora è sotto inchiesta. Immagine discorsi antidemocratici

Vannacci punito per “discorsi antidemocratici”: Speranza per l’Italia LGBTQ+

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l’Italia ha assistito a una notizia incoraggiante: Roberto Vannacci, generale dell’esercito italiano, è stato ufficialmente rimosso dall’incarico in seguito alla pubblicazione del suo libro “Il mondo sottosopra”, un testo in cui fa affermazioni omofobiche, misogine e razziste.

In questo lavoro, infatti, Vannacci ha scritto: “Cari omosessuali, voi non siete normali, una norma è l’eterosessualità. Se tutto vi sembra normale, è colpa dei trucchi della lobby gay internazionale che ha bandito termini presenti fino a pochi anni fa nel nostro lessico”. Ha poi paragonato l’adozione da parte di persone dello stesso sesso a “cannibalismo”.

In seguito a queste affermazioni, inclusivo ha condannato il testo del generale, definendolo “parole e abusi di una superiorità pretenduta, nonché di intolleranza, in cui sono comprese intolleranzze razziali, sessismo, omofobia e altro”. Parlamentari italiani dell’opposizione di centrosinistra hanno esplicitamente chiesto licenziamento di Vannacci, a cui sono seguiti provvedimenti disciplinari del ministro della Difesa Guido Crosetto. Quest’ultimo ha dichiarato che il lavoro di Vannacci ha offeso in modo grave l’esercito, il ministero della Difesa e la costituzione italiana.

Il licenziamento di Vannacci arriva a seguito di numerose decisioni che ledono i diritti LGBTQ+ in Italia, come la recente cancellazione di 33 certificati di nascita di bambini adottati da coppie dello stesso sesso. La rimozione di Vannacci quindi potrebbe essere vista come segnale di speranza anche per la comunità LGBTQ+.

Alessio Avellino, poliziotto trans e presidente dell’organizzazione no profit Polis Aperta, ha dichiarato a Euronews: “In Italia c’è molto da fare. Ma stiamo facendo qualcosa”. Il licenziamento di Vannacci è un ulteriore passo importante per lo sviluppo e il riconoscimento dei diritti LGBTQ+, che traccia un percorso di avanzamento e progresso, a partire da questo episodio.

Quali sono le ulteriori misure che il governo italiano ha intrapreso per riconoscere e sviluppare i diritti LGBTQ+?

Malgrado alcune recenti misure restrittive prese nei confronti della comunità LGBTQ+ in Italia, la rimozione di Roberto Vannacci alla guida della Brigata paracadutisti dell’esercito italiano e dell’Istituto Geografico Militare di Firenze, in seguito alla pubblicazione del suo libro in cui venivano riportate affermazioni misogine, omofobe e razziste, per alcuni rappresenta un segnale di speranza.

Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha preso provvedimenti disciplinari nei confronti di Vannacci, esprimendo una condanna decisa dell’operato di questi e invitando la società ad alzare l’asticella dell’accettazione e del rispetto nei confronti di qualsiasi difformità.

Inoltre, il governo italiano ha intrapreso ulteriori misure per riconoscere e sviluppare i diritti LGBTQ +. Nel mese di gennaio si è ordinato agli uffici statali di cessare l’iscrizione dei bambini nati da coppie omosessuali. Inoltre, è stato lanciato un appello ai governi locali dei singoli comuni e regioni per porre le basi per il riconoscimento di maggiori diritti in favore degli abitanti LGBTQ +. A tal fine sono stati sviluppati progetti specifici rivolti all’affermazione dei diritti di tutte le minoranze, in particolare della comunità LGBTQ +. Tra questi progetti è stato creato un registro LGBTQ +, chiamato Life Beyond Rainbow, che mira a riconoscere e proteggere lo stato giuridico di persone gay o lesbiche che sono iscritte a questo registro.

Oltre alla creazione di questo registro, l’Italia sta anche lavorando per implementare politiche che mirano a rafforzare la salvaguardia dei diritti fondamentali della comunità LGBTQ +. Ciò include lo controllo dei pregiudizi e delle discriminazioni omofobici che sopravvivono ancora nel Paese. Il governo ha anche promosso la creazione di un regolamento quadro nei confronti della discriminazione omofobica nei luoghi di lavoro, nell’educazione e nella pratica medica.

È stato anche recentemente sviluppato un nuovo pacchetto di legislazione, mirato a fornire maggiore sostegno alle persone LGBT + che vivono negli Stati membri dell’UE, tra cui l’Italia. Si tratta, in particolare, di una legge che garantisce alla comunità LGBTQ + una gamma più ampia di diritti, tra cui il diritto al matrimonio tra persone dello stesso sesso, l’omogenitorialità LGBTQ + e il diritto all’adozione da parte delle coppie LGBTQ +.

In conclusione, la rimozione di Roberto Vannacci da parte del ministro della Difesa, seppur inaspettata, rappresenta un segno che l’Italia sta facendo progressi nella promozione dei diritti all’interno della sua comunità LGBT +. Mentre esistono ancora molte mancanze di diritti in questo ambito, il governo italano rimane impegnato nell’implementazione di riforme che affermino la dignità e il rispetto per tutti gli orientamenti sessuali.