Secondo le anticipazioni di Spetteguless, nel penultimo appuntamento prima delle vacanze natalizie con La Volta Buona della conduttrice Caterina Balivo c’era un ospite davvero speciale: la cantante Syria, accompagnata da Pier Paolo Peroni, Alice e la band Fantasticamenteamore per presentare il loro ultimo singolo Non ci sto in. La loro canzone è un altro esempio del profondo impegno di Syria per aiutare la gente e, come ha affermato la Balivo, per denunciare le diseguaglianze che ancora esistono nel mondo. La cantante ha fatto parlare a lungo del suo impegno situazione in Medio Oriente, concentrandosi sul suo lavoro a favore dei bambini. Un incontro davvero difficile da dimenticare!
Qual è il significato del singolo “Non ci sto in” di Syria e qual è il messaggio che vuole trasmettere attraverso questa canzone?
Il brano Non ci sto in della cantante italiana Syria, interpretato durante l’incontro con Caterina Balivo su La Volta Buona, è una potente dichiarazione di ineguaglianza ed ingiustizia sociale. L’artista esorta le persone a mettersi in gioco e a fare la propria parte per lottare contro i pregiudizi e le diseguaglianze esistenti nel mondo ancora oggi. Il suo messaggio, in questo brano, è che le persone possono combattere insieme le disgrazie e i soffi di una guerra inaccettabile, creando un mondo di pace e giustizia. Syria sottolinea come sia necessario impegnarsi per cambiare le cose, incoraggiando le persone ad alzare la voce e lottare per quello in cui credono. Il testo è sostenuto da un suono rock avvolgente, che rinforza la sua promessa e lo spirito di unità per abbattere le barriere della discriminazione e dell’incapsulamento sociale. Come segnala Spetteguless, Syria è stata molto attiva nel lavoro a favore dei bambini nel Medio Oriente. In qualità di vicepresidente di Syria Cares, un’organizzazione che opera per fornire servizi educativi ai bambini in Libano e in Giordania, la cantante ha espresso la sua profonda dedizione nei confronti dei più piccoli e del loro futuro. Le canzoni della cantante infondono speranza, incoraggiando le persone a non arrendersi e a seguire le proprie visioni e passioni, per portare cambiamenti concreti nella società.
Puoi fornire ulteriori dettagli sul lavoro di Syria a favore dei bambini nel Medio Oriente?
Syria ha fondato l’associazione “Children of Syria” per aiutare i bambini colpiti dal conflitto in Medio Oriente. E ha sviluppato vari progetti di sostegno a lungo termine a favore dei bambini che soffrono nella regione. Quali sono alcuni esempi?
Syria è stata la madrina di un importante progetto con l’Unicef: l’iniziativa “Scuole smontabili”, un programma finalizzato a fornire edifici durevoli ed efficaci nelle zone rurali della Repubblica Araba Siriana. In base a tali strutture, i bambini hanno accesso a un’istruzione di qualità in zone che altrimenti sarebbero state colpite dalle guerre.
Inoltre, Syria ha lavorato a progetti di ricostruzione per le fasce più disagiate della popolazione Siriana, offrendo case e forniture lavorative ai profughi Siriani in campi profughi. E ha anche creato un fondo per aiutare le famiglie a pagare le tasse scolastiche.
Ma la musica di Syria offre un messaggio ancora più profondo. Non Ci Sto In, il singolo recente co-scritto insieme ad Alice e Pierpaolo Peroni, è una canzone ispirata dai bambini siriani che hanno vissuto l’emozione di un viaggio di ritorno a casa. Esprime l’amore che hanno i bambini per la loro casa, e l’importanza di tornare a casa al sicuro. Ma è anche un invito all’azione che chiede di agire contro le disuguaglianze e l’injustice che sono ancora presenti nel mondo.
Quali sono le diseguaglianze nel mondo che Syria denuncia attraverso la sua musica e il suo impegno sociale?
Syria ha recentemente preso parte alla trasmissione televisiva La Volta Buona della conduttrice Caterina Balivo. La cantante – accompagnata da Pier Paolo Peroni, Alice e la band Fantasticamenteamore – è stata invitata per presentare il suo ultimo singolo Non ci sto in. Il brano è un ottimo esempio del profondo impegno sociale di Syria che cerca di denunciare le disuguaglianze dei nostri tempi che ancora sopravvivono in tutto il mondo. Syria ha spiegato come, per lei, un argomento della massima importanza sia aiutare i bambini e le persone in difficoltà nel Medio Oriente. Inoltre, ha anche menzionato la sua storia personale legata alla realtà di vita in quelle zone e come si sia state forzata a ragionare sopra le regole e le difficoltà che il governo imponeva alla sua famiglia e a lei stessa. In particolare, ha voluto enfatizzare il suo desiderio di emancipazione contro le disuguaglianze che ancora esistono nella nostra società.
Il singolo Non ci sto in, oltre che essere una dichiarazione di forza ed emancipazione, denuncia tutto ciò che Syria ha visto,sperimentato e sofferto durante la sua vita. Non solo denuncia, ma cerca di promuovere anche un dialogo multiculturale con l’obiettivo di conoscere meglio il mondo. In questo modo, i pregiudizi di molte comunità verranno aboliti.
L’incontro di Syria con La Volta Buona è stato davvero appassionante: una storia da raccontare per ribadire l’impegno sociale e sostenere la diffusione di messaggi positivi. Durante la sua intervista Caterina Balivo ha ricordato l’impegno di Syria verso i bambini e le persone in difficoltà del Medio Oriente, spiegando come questa musicista rappresenti un simbolo di forza e resistenza di una terra fragile e oppressa.
Riepilogando:
– Syria è una cantante che, attraverso la sua musica, denuncia le diseguaglianze nel mondo
– Il suo ultimo singolo non ci sto in rappresenta un forte attestato di forza ed emancipazione
– La cantante si è impegnata per aiutare i bambini e le persone in difficoltà del Medio Oriente
– Il singolo cerca anche di promuovere un dialogo multiculturale per abbattere pregiudizi ed eventuali incomprensioni
– L’intervista di Syria è un’occasione per ribadire l’importanza dell’impegno sociale
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.