Ministra ombra e pari opportunità: Dodds a Badenoch “Basta toilette!” – Una Citta Che Aiuta
Anneliese Dodds critica Kemi Badenoch per le sue proposte di toilette gender-neutral, invitando lei e il governo a concentrarsi sui reali problemi del Paese. Immagine Parità di Opportunità

Ministra ombra e pari opportunità: Dodds a Badenoch “Basta toilette!”

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Il ministro dell’Ombra delle Donne e dell’Uguaglianza, Anneliese Dodds, ha detto a Kemi Badenoch di concentrarsi su “fare il proprio lavoro” invece che “ossessionarsi con i bagni”. Badenoch, ministra delle Donne e dell’Uguaglianza, ha delineato i suoi piani per impedire che nuovi edifici non residenziali abbiano servizi igienici neutri all’interno di un articolo sorto su The Telegraph all’inizio della settimana.

I progetti proposti sarebbero voluti a significare che dovrebbero essere fornite strutture igieniche a solo uso unisex sia per uomini che donne in ogni edificio nuovo. All’interno dell’articolo scritto per The Telegraph, Badenoch ha evidenziato quali sarebbero stati i codici di comportamento del “miglior design da bagno”, affermando che le donne dovrebbero avere “accesso esclusivo alle strutture igieniche pubbliche riservati esclusivamente a loro” e che “gli uomini dovrebbero avere lo stesso”.

Questa notizia arriva quando la Gran Bretagna è in una campagna di indiscussa lotta per i diritti dei trans non-binarie. Recenti notizie sostengono che il governo desidera vietare a studenti trans di usare i bagni corretti nelle scuole, pensando anche di modificare l’Equality Act per rendere più facile escludere le persone trans dallo spazio unisex.

Anneliese Dodds, l’equivalente di Badenoch all’interno dell’ombra politica ha suggerito che l’annuncio dei bagni sia solo una distrazione. Dodds ha dichiarato a PinkNews che “invece di concentrarsi sulla crisi dei costi di vita per le famiglie o sugli esorbitanti numeri della lista di aspettativa dell’NHS, i ministri conservatori hanno nominato un ‘zar’ dei bagni per decidere quanti servizi igienici ci sarebbero in un edificio. Invece che ossessionarsi con i bagni, Badenoch dovrebbe fare il proprio lavoro”.

Con l’apparente crescente attacco al comunità trans del Regno Unito, la reazione alla notizia non si è fatta attendere.

Kate Osborne, membro del Labour MP per Jarrow, ha descritto la politica come ultimo “attacco alla comunità trans” affermando che la coppia di governo “deve essere vergognata del modo in cui si sta comportando, che sa benissimo quello che sta facendo. E’ un tentativo deliberato di allontanare e buttare sotto un autobus la comunità trans per distogliere l’attenzione dal caos che hanno creato in paese”.

Fox Fisher, un artista e regista non-binario, ha detto di essere rimasto inizialmente sorpreso e deluso da questa direttiva. “Sembra che il governo voglia usare un non-problema per innescare la paura e distogliere l’attenzione dai problemi reali a cui la Gran Bretagna è confrontata in questo periodo come la crisi dei costi di vita, l’austerità, l’emergenza abitativa e il cambiamento climatico”.

Fisher ha aggiunto che “la presenza di bagni neutri non rappresenta una minaccia o un inconveniente per nessuno. In realtà, esistono da tempo e sono usati in vari luoghi, come nelle nostre case, negli aerei o nei treni. Tutti i bagni di casa nostra sono neutrali,” concludendo con il messaggio che “non è lecito affermare che la reale motivazione del governo sia davvero di proteggere i luoghi per soli usi femminili. La vivace preoccupazione per i bagni neutri sembra essere solo una cortina fumogena, un tentativo di attrarre sentimenti trans-fobici e di usare le persone trans come pedine politiche per i loro vantaggi”.

Quali sono le reazioni del governo alla formicolante tensione notata nella Gran Bretagna sul tema dei diritti dei trans non binari?

Le reazioni del governo alla crescente tensione della Gran Bretagna sui diritti dei trans non binari non sono da ritenersi favorevoli. L’ultimo annuncio sui bagni neutri, di cui la Ministra per le Donne e le Pari Opportunità Kemi Badenoch è stata la propagatrice, è stato duramente condannato da organismi e riviste, i quali hanno definito tale suggestione come una “misura di distrazione” ed un atto di discriminazione nei confronti della comunità trans.

La reazione della controparte del ministero delle Donne e delle Pari Opportunità del Partito Laburista Anneliese Dodds è stata particolarmente dura, annunciando a PinkNews che “[Kemi Badenoch] dovrebbe focalizzarsi nel svolgere il proprio lavoro piuttosto che ossessionarsi sui bagni”. La Dodds ha altresì aggiunto che l’impostazione politica è per i servizi di decidere quali siano le soluzioni più adatte, non certo per i politici di sorvegliare bagni.

Sempre in discussione sono i tentativi intrapresi dal partito conservatore di negare alle persone trans l’accesso agli spazi unisex, come ad esempio bagni e docce scolastiche. A detta del Partito Laburista, questa campagna contro i diritti della comunità LGBTQI+ sarebbe una misura con la quale il governo sarebbe intenzionato a distogliere l’attenzione di tanti gravi problemi della Gran Bretagna attualmente in corso, come l’alto numero di disoccupazione, di povertà e di casi clinici rimandati in ambito medico.

Un riflesso di ciò sopra menzionato, è la recente revoca del supporto del Partito Laburista nei confronti dell’autodefinizione di genere, mossa condannata come una ‘capitolazione politica’ dall’ex Ministro britannico per le Pari Opportunità Liz Truss.

Inoltre, molti hanno stigmatizzato le parole usate da Kemi Badenoch nei suoi annunci, parlando di una “svolta radicale nelle toilette”. Quest’ideologia discriminatoria e volutamente ingannevole è stata etichettata dalle persone trans “come fatto con ogni intenzione di combattere i diritti delle persone LGBTQI+”.