Mara Venier denuncia l'uso del suo volto con tecnologia AI per truffare i "creduloni". La conduttrice di "Domenica In" svela l'amara sorpresa sui social network suo malintenzionato e invita a non cadere nella fregatura.

Mara Venier denuncia truffa con AI: “I miei fan attaccati”

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Mara Venier, la presentatrice di Domenica In, è stata vittima di una truffa che ha utilizzato l’intelligenza artificiale (AI). Un malintenzionato ha diffuso utilizzando i social network un’immagine della sua conduzione, ingannando così i suoi fan. Secondo quanto riportato da IlGiornale.it, ha così tentato di raggirare i fan dell’esperta di programmi tv al fine di ottenere profitto dalla loro attenzione. Questa pratica dannosa e dannosa costituisce una violazione della privacy, oltre che rappresentare un ulteriore esempio di come l’intelligenza artificiali può essere usata negativamente. Indignata e arrabbiata per l’accaduto, Mara Venier ha rilasciato un comunicato stampa dicendo: “Non è solo la mia immagine e la mia faccia a essere sfruttata impropriamente, ma anche i miei fan.”

Quali mezzi ha usato l’autore di questa truffa per sfruttare l’intelligenza artificiale?

L’autore di questa truffa ha usato l’intelligenza artificiale per creare un’immagine virtuale di Mara Venier che è stata poi condivisa attraverso i social network. Il malintenzionato ha cercato di ottenere profitto dalla popolarità della presentatrice, sfruttando così le sue immagine e i suoi fan senza il loro consenso. La truffa, che ha violato la privacy della presentatrice e dei suoi fan, ha portato all’urgente necessità di affrontare la questione dell’utilizzo dei dati e dell’intelligenza artificiale.

Nel corso degli anni, Mara Venier ha affrontato con successo vari casi di utilizzo improprio dei suoi dati. Nel 2017, è riuscita a far rimuovere centinaia di messaggi che la ritraevano in advertisement ingannevoli. Ma l’ultima truffa conferma l’importanza di fare ulteriori passi nella lotta contro questi abusi. Per contrastare la crescente minaccia legata all’utilizzo dei dati e dell’intelligenza artificiale, è importante che le autorità adottino misure più stringenti in modo da tutelare i diritti dei consumatori. Inoltre, le piattaforme social devono adottare maggiori misure di sicurezza e tecnologie di rilevamento delle frodi, in modo che gli utenti siano protetti da attacchi di questo tipo. Solo in questo modo i fan di Mara Venier e di altre celebrità potranno essere meglio protetti da truffe e frodi.

Mara Venier ha subito altri casi simili in passato?

Mara Venier ha subito altri casi simili in passato? Non con l’aiuto dell’intelligenza artificiale. La Venier ha infatti fatto sapere che qualche anno fa è stata raggirata da un truffatore che aveva creato un conto Twitter falso sotto il suo nome. Inoltre, nel 2019 la stessa presentatrice ha condiviso un post sui social media nel quale rivelava di essere stata vittima di un falso account Instagram. La Venier aveva sottolineato come, nonostante le reiterate denunce fatte alla piattaforma, l’account falso non fosse stato ancora chiuso. Un anno prima, nel 2018, l’esperta tv era stata anche vittima di una presunta tentata estorsione con ricatti, motivo per cui era stata costretta a presentare una denuncia alle forze dell’ordine. All’epoca, la Venier aveva dichiarato di colpo di non essere spaventata da chi le chiedeva un riscatto, in quanto la donna è solita reagire con tempestività alle situazioni di estremo disagio che si trova ad affrontare. Tutte queste esperienze passate dimostrano come Mara Venier abbia già dovuto affrontare un’estenuante lotta per la tutela dei suoi diritti, e di come, ad una truffa della quale è stata vittima solo pochi giorni fa, abbia optato per una reazione decisa e decisamente rivoluzionaria. La decisione di reclamare con coraggio il ricorso all’intelligenza artificiale ha visto la presentatrice unire le forze con l’Europa e chiedere di mettere un palo nelle grandi truffe digital tecnologiche. Nel suo comunicato stampa si legge che “è importante sensibilizzare tutti i suoi fan a non cadere in questi trucchi che, in un modo o nell’altro, possono dar vita a un comportamento criminale”. La Venier, intenzionata a difendere la privacy dei suoi fan con la massima forza, ha chiesto alle autorità giuridiche di considerare come casi di reato particolarmente gravi le truffe informatiche.