Scintilla polemica tra Ferranti e Bandecchi a Terni sulla tricologia. Chi vincerà la sfida sui capelli? Intrighi politici in città umbra.

Disfida tricologica a Terni tra Ferranti e Bandecchi

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Nuovo capitolo della disfida tricologica fra il capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale, Francesco Ferranti e il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, ha scosso la tranquilla cittadina umbra. La disputa si è svolta nel salone del municipio di Terni nel pomeriggio di mercoledì scorso, durante una discussione sulle politiche per la salute e la cura dei capelli. Ferranti, noto per la sua passione per la tricologia, ha criticato aspramente l’amministrazione comunale, accusando il sindaco di non fare abbastanza per promuovere la tricologia nella città. Bandecchi, dal canto suo, ha risposto con fermezza, sottolineando i numerosi progetti e iniziative a favore della salute dei cittadini.

Francesco Ferranti si scaglia contro l’amministrazione comunale di Terni

In una commissione consiliare dedicata alla cura dei capelli, Francesco Ferranti, capogruppo di Forza Italia, ha preso in esame l’operato del sindaco Stefano Bandecchi, accusando l’amministrazione comunale di non investire abbastanza in tricologia. Ferranti ha sottolineato che la salute dei capelli è un tema di grande importanza per la cittadinanza, ma che il sindaco sembra non prestarvi attenzione. Ha addirittura affermato che Terni, una delle città più importanti dell’Umbria, dovrebbe essere la capitale italiana della tricologia, ma al momento si trova molto indietro rispetto ad altre realtà italiane. Ferranti ha sollecitato il sindaco a prendere provvedimenti immediati per promuovere la tricologia e migliorare la cura dei capelli dei cittadini ternani.

“La tricologia non può essere sottovalutata, ma purtroppo sembra che il sindaco Bandecchi non abbia a cuore la salute dei capelli dei cittadini di Terni. È giunto il momento di agire e investire nella tricologia, rendendo Terni un punto di riferimento in questo campo. I cittadini ternani meritano di avere cura dei propri capelli, e il comune ha il dovere di fornire le strutture e i servizi necessari”