Sessanta anni fa, il film “La grande fuga” condusse il pubblico italiano in un’incredibile avventura durata quasi tre ore. La pellicola, diretta da John Sturges e basata sull’omonimo romanzo autobiografico scritto dal pilota australiano John Brickhill, riscosse un grande successo. Con un cast eccezionale, si è rivelato uno dei più grandi kolossal cinematografici del ‘900.
Quale fu l’ispirazione per il romanzo autobiografico di John Brickhill?
Il romanzo autobiografico di John Brickhill su cui si basa “La grande fuga” fu ispirato alla vera storia di un gruppo di prigionieri di guerra australiani che nel 1943 fuggirono da un campo di prigionia italiano e riuscirono a raggiungere la Svizzera. Scritto dallo stesso Brickhill, che faceva parte del gruppo di fuggitivi, è una memoria della loro esperienza incredibile durante il tentativo di fuga. La storia illustra l’incredibile resistenza e determinazione dimostrata dai prigionieri di guerra che hanno messo in pericolo le proprie vite e corso enormi rischi per la libertà.
Quanto tempo impiegò la produzione del film “La grande fuga”?
La produzione di “La grande fuga” richiese più di 30 settimane di lavoro. L’ispirazione per il romanzo di John Brickhill venne dalle vicende della sua stessa vita, quando realizzò un’audace fuga dalla prigionia dei giapponesi durante la Seconda Guerra Mondiale. Il cast del film si componeva di stelle del calibro di Steve McQueen, James Garner, Charles Bronson e James Coburn, che diedero vita a una pellicola epica che fu apprezzata da milioni di persone in tutto il mondo.