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Il Padrino è uno dei più grandi classici del cinema americano di tutti i tempi. Il film, diretto nel 1972 da Francis Ford Coppola, ha vinto 3 premi Oscar e ha cementato la reputazione di Marlon Brando come attore. Inoltre, ha creato le fondamenta narrative su cui si basa tutta la saga dei film del Padrino. Nonostante la sua lunga storia, alcune persone non hanno notato i dettagli più interessanti nascosti dietro i fotogrammi. Ecco 15 cose che non hai notato in Il Padrino.
1. Il cognome di Vito
Durante una scena in cui Vito dice a Sonny di firmare un accordo illegale con Moe Green, Vito rivela il suo cognome, Corleone. Prima di questo, il cognome del capo della famiglia Corleone non era mai stato menzionato.
2. La piastrella dietro la testa di Michael
In una scena in cui Michael sta leggendo una lettera, una piastrella di ceramica è visibile dietro la sua testa. Non è chiaro perché Coppola abbia scelto di aggiungere quella piastrella ma può essere stata inserita come simbolo del nucleo famigliare.
3. La presenza molto breve di James Caan
La prima apparizione di James Caan nel film non è particolarmente memorabile. Si può vedere la sua faccia per meno di un secondo in una scena in cui Michael porta i fiori alla sua fidanzata.
4. Le mani gelose di Sonny
In una scena in cui Sonny e sua moglie si baciano, si può notare che le mani di Sonny stringono le braccia della moglie in modo piuttosto geloso. Si può dedurre che sono state aggiunte altre scene per spiegare la natura possessiva e gelosa di Sonny.
5. Il libro usato come schiaffo
Una scena molto particolare nel film è quella in cui Sonny schiaffeggia Connie per la sua infedeltà. In un momento di pura rabbia, Sonny prende un libro e lo usa per schiaffeggiare Connie. Incredibilmente, il libro era di proprietà del vero padrino, Giuseppe Bonanno.
6. La diversità di lingue delle scene
La famiglia Corleone viene rappresentata come strettamente unita ma molto diversa. Durante alcune scene montate, i membri della famiglia si rivolgono a loro in molte lingue diverse, come l’italiano, lo spagnolo, l’ebreo e il tedesco.