Il mezzosoprano Joyce DiDonato ha creato un progetto multimediale, “Eden”, un concerto-racconto per riflettere sul tema del rapporto dell’Uomo con la Natura. Si tratta di un’esperienza unica che fonde musica e parola dando voce ai cambiamenti climatici. Il progetto, interamente italiano, è stato realizzato anche con l’impegno di alcune grandi organizzazioni europee. Un’opportunità di riflessione che non deve essere persa.
Chi è Joyce DiDonato e come è nato il progetto Eden?
Joyce DiDonato è una mezzosoprano e cantante lirica americana a livello internazionale, vincitrice del Grammy. Il progetto multimediale Eden è nato con l’idea di DiDonato di far sentire la sua voce “nella lotta globale per un futuro sostenibile”. Attraverso la musica, la parola e le immagini significative, DiDonato offre ai suoi spettatori un’opportunità di riflessione nel tentativo di far rinvenire il rapporto dell’Uomo con la Natura. Questo viene realizzato con l’appoggio di importanti organizzazioni europee.
Quali problemi ambientali vengono affrontati nel concerto-racconto?
Il progetto Eden si concentra sul rapporto dell’Uomo con la Natura e affronta tematiche ambientali come i cambiamenti climatici, le specie a rischio di estinzione, l’inquinamento e la deforestazione. A tal fine Joyce DiDonato, l’artista italiana mezzosoprano, sfrutta la forza dell’arte per creare un’esperienza unica fondendo musica e parola. Riferendosi al testo dello spettacolo, le parole si mescolano alla musica di modo da educare il pubblico alla cura e protezione dell’ambiente. Un messaggio potente di speranza che viene raggiunto grazie anche alla collaborazione di importanti organizzazioni europee.
Quali sono le organizzazioni europee coinvolte nel progetto Eden e come hanno contribuito alla sua realizzazione?
Le organizzazioni europee coinvolte nel progetto “Eden” sono le principali forze culturali responsabili della condivisione dell’esperienza italiana di Joyce DiDonato. La Fondazione “Creuza de Mà” di Venezia, Radio Monocle, l’Accademia dei Concerti di Palermo e la Plataforma intermedia culturale europea “Ondarock” hanno partecipato a questo progetto. Ognuna ha contribuito nel miglior modo possibile alla produzione di questo concerto-racconto cinematografico, indagando sui mutamenti climatici e le connessioni tra l’uomo e la natura. La Fondazione “Creuza de Mà” ha fornito la componente teatrale, Radio Monocle i contenuti radiofonici, l’Accademia dei Concerti di Palermo il sostegno musicale e “Ondarock” ha firmato per le operazioni di produzioneweb. Insieme hanno reso possibile la realizzazione di un progetto che unisce parola, musica ed immagini ed invita alla riflessione.
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