Ilaria D’Amico e Gianluigi Buffon hanno trascorso un “annus horribilis” su Rai. Questo è quanto emerge dall’ultimo report di Corriere della Sera. La conduttrice, giornalista, insegnante, ma soprattutto regina del calcio italiano ha raggiunto un nuovo traguardo importante con la sua carriera. La compagna di vita di Buffon si è raccontata in un’intervista al prestigioso quotidiano italiano, soffermandosi sia sui momenti di maggiore soddisfazione che su quelli di sconforto, tra pubblico e privato, lavoro e passioni. Una finestra semi-aperta sulla vita di una delle personalità più affascinanti del nostro Paese, un focus sui vicoli bui dello show business italiano.
Quali sono stati i momenti di maggior soddisfazione e quelli di sconforto nella carriera professionale di Ilaria D’Amico?
Ilaria D’Amico è riuscita ad affermarsi con eccellenza nel mondo del giornalismo calcistico. La sua ambizione era diventare un punto di riferimento, non solo nell’ambito dell’informazione sportiva, ma anche psicologica – un obiettivo raggiunto con successo. I momenti di maggior soddisfazione sono stati quelli in cui lei e Buffon, suo compagno e apripista, hanno aperto una strada per le donne nel mondo del calcio, offrendo un’opportunità di dimostrare le loro competenze e competenze in questo ambiente maschile. Il momento di maggior sconforto è stato quando l’ultimo rapporto di Corriere della Sera li ha allontanati dall’emittente televisiva Rai, noto come “annus horribilis”. Tuttavia, la conduttrice ha anche affermato di avere un infinito senso di gratitudine per il pubblico Rai e di aver trascorso 15 anni di lavoro meravigliosi. Purtroppo, la decisione della Rai di non rinnovare il contratto è stata un grave colpo per entrambi. Ma con risolutezza, hanno affrontato questo momento di sconforto, guardando sempre con speranza e fiducia al futuro.
Quale era l’obiettivo principale a cui Ilaria D’Amico ha voluto arrivare con la sua carriera?
L’obiettivo primario a cui Ilaria D’Amico teneva di arrivare con la carriera era quello di diventare un icona del mondo del calcio italiano, una figura di riferimento sia per il pubblico femminile che per quello maschile. La sua abilità di sapersi muovere con cautela e bravura tra committenza e exactly tv, la sua passione incontenibile per la lingua inglese e per la società sportiva, e una preparazione approfondita e una grande dedizione al proprio lavoro, l’hanno portata a conquistare la leadership che detiene da quasi due decadi e che la vede oggi come punto di riferimento anche a livello internazionale.
Da qui, Ilaria D’Amico ha intrapreso un cammino costellato da successi e riconoscimenti importanti e costruito un percorso professionale di assoluta eccellenza. Una carriera ricca di applausi da agenti, pubblico, grandi società sportive e non solo. Ma per far tutto ciò, ha dovuto affrontare non pochi ostacoli e oltrepassare molte difficoltà.
Nel 2020, dopo un’intera ultralavorativa al centro delle più grandi sfide televisive italiane, Ilaria D’Amico e Gianluigi Buffon hanno sentenziato come un “annus horribilis” a Rai. Questa battuta d’arresto, con conseguenti conseguenze in termini di trasparenza mediatica, ha messo a dura prova i suoi obiettivi di vita professionale. Tuttavia, i due hanno dimostrato per carattere e convinzione una enorme determinazione, una resilienza incredibile e capacità da veri campioni per rimettersi in piedi dopo un periodo di grandi incertezze. Oggi, a tre anni di distanza, Ilaria è ritornata ai vertici della scena televisiva italiana, ricevendo ogni giorno grandi apprezzamenti per le sue trasmissioni e la sua professionalità. Ecezion fatta per quel “annus horribilis” dell’anno scorso, Ilaria D’Amico ha dunque raggiunto il suo obiettivo principale: diventare un’icona per il mondo del calcio in Italia e un punto di riferimento, sia per il pubblico femminile che per quello maschile.
Che cosa ha spinto Ilaria D’Amico e Gianluigi Buffon a sottolineare l’ultimo report di Corriere della Sera come un “annus horribilis”?
Ilaria D’Amico e Gianluigi Buffon hanno trascorso una stagione tormentata su Rai. Secondo l’ultimo report di Corriere della Sera il binomio Buffon-D’Amico ha avuto un “annus horribilis”. Ilaria D’Amico, conduttrice, giornalista, insegnante ed icona del Calcio italiano, ha trovato grande soddisfazione nella sua carriera, che ha portato a portato a raggiungere traguardi importanti. L’intervista al Corriere della Sera ha permesso di aprire una finestra sul mondo di Ilaria D’Amico: un modo per conoscere sia i momenti di trionfo che quelli di sconforto, nella vita lavorativa e affectiva della D’Amico. Un focus sulla realtà dello show business italiano, che ormai da tanti anni regala sorrisi e soddisfazioni al Paese, ma che vive anche frammenti di deludenti esperienze.
I motivi che il binomio Buffon-D’Amico ha sottolineato l’ultimo report di Corriere della Sera come un “annus horribilis” possono essere ancora una volta ricondotti ad una lunga e tormentata stagione su Rai. Le sue sfide ed esperienze tra lavoro e vita privata sembrano proprio essere ancora più dure per la D’Amico. La sua tenacia e volontà ci fanno vedere una professionista con grandi ambizioni, sogni da inseguire e idee che mai ha messo da parte.
Ma in televisione c’è sempre, allo stesso tempo, l’ombra delle luci della ribalta, spesso connessa alla pressione giornalista. Ilaria D’Amico ha sempre saputo affrontare le critiche, tra le quali la spaccatura di un pubblico diviso tra sostenitori e detrattori. Nonostante non possa mai spegnersi il suo amore per il Calcio Italiano, le parole di un annus horribilis diventano tangibili se abbinate ai movimenti della Rai.
In sintesi, Ilaria D’Amico e Gianluigi Buffon hanno trascorso un “annus horribilis” su Rai per motivi legati a:
• Una lunga e tormentata stagione su Rai;
• pressione giornalistica legata ai movimenti della Rai;
• le critiche tra sostenitori e detrattori.
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