Dante Spinotti, il leggendario direttore della fotografia ha festeggiato i suoi 80 anni regalandoci un libro sorprendente con moltissime rivelazioni. Come riportato da La Repubblica, durante una recente intervista il suo punto di vista sulla cinematografia moderna è diversissimo da quello dei suoi colleghi della Vecchia Hollywood, cercando di analizzarne tutte le implicazioni artistiche prima di farvi ricorso.
Inoltre, Spinotti ha colto l’occasione per sottolineare come creare oggi un film sia molto più complicato che in passato. Nelle pagine del suo libro ha deciso di parlare apertamente delle sue tecniche innovative, dei progetti più sperimentali che lo hanno portato a vincere due Emmy Award e anche delle sue più grandi infinite sulla fotografia in generale. Un libro che ogni aspirante cinematografo non dovrebbe perdere!
Che opinione ha Dante Spinotti riguardo alla cinematografia moderna?
Secondo Dante Spinotti, la cinematografia moderna non ha più quel fascino o quel carisma che aveva un tempo. Per lui, creare un film di oggi è un’impresa molto più complessa e nuove tecniche sono richieste per ottenere immagini che catturino l’attenzione degli spettatori. Per dare un tocco di magia alla narrazione della storia devono essere applicati effetti avanzati che rispettino al contempo gli stili più tradizionali.
Anche se i progressi di recitazione e regia hanno un ruolo importante nel creare un vero e proprio capolavoro, Spinotti ha sottolineato che la fotografia non è meno importante, dato che è in grado di completare la narrativa in modo tale da trasmettere l’essenza della storia. Egli crede che il compito di un cinematografo moderno sia quello di creare immagini suggestive che rispecchino pienamente la trama: oltre alla scelta della luce, è necessario annotare la profondità di campo, le angolazioni e le aree della stanza che richiedono la massima attenzione.
In sintesi, Dante Spinotti è consapevole che la cinematografia moderna ha introdotto grandi alternative visive che possono essere utilizzate per sfruttare al massimo i limiti del budget, ma ha sottolineato che non possono mai soppiantare il potere dell’immaginazione umana: non esiste una macchina fotografica che possa catturare quello che gli occhi non possono vedere.
Quali tecniche innovative usa Dante Spinotti e quali progetti sperimentali ha compiuto?
Dante Spinotti è stato in grado di evidenziare con precisione come i film moderni siano diversi ed in qualche modo più complicati, rispetto a quelli che erano invece realizzati durante la Vecchia Hollywood.
In una intervista, Spinotti ha sottolineato che l’innovazione deve essere sempre presente all’interno delle sue tecniche artistiche. Infatti, l’artista si è guadagnato due Emmy Award proprio grazie ai suoi progetti più sperimentali, come ad esempio nella versione cinematografica de L’uomo dal braccio d’oro, in cui ha deciso di usare più di uno sfondo in una singola scena e di integrare molte più immagini tra di loro, rispetto ai film tradizionali.
Inoltre, Spinotti ha un’enorme curiosità e amore per la fotografia, di cui ha parlato a fondo nelle pagine della sua nuova pubblicazione. Alle domande sui suoi obiettivi in termini di fotografia, ha risposto che lui e i suoi collaboratori vorrebbero scoprire nuove tecniche innovative e sperimentare sempre di più in questo campo, ovviamente avendo costantemente presente le regole della volta tecnica.
Questo amore per la fotografia e il cinema è talmente grande da trasparire in ogni sua realizzazione. Infatti, nella sua vita ha realizzato centinaia di film di grande successo internazionale, con i quali ha collaborato con grandi registi come Quentin Tarantino, Barry Levinson, Sergio Leone e molti altri. Questi lavori, insieme alle sue tecniche innovative e sperimentazioni, sono sicuramente stati alcuni dei fattori chiave del successo del maestro Dante Spinotti.
Quali sono le più grandi aspirazioni di Dante Spinotti in termini di fotografia?
Le aspirazioni più grandi di Dante Spinotti in termini di fotografia emergono chiaramente dalle pagine del suo ultimo libro. Spinotti è da sempre un innovatore di spicco e un autentico leader della cinematografia moderna, quindi non stupisce sentirlo elogiare la complessità e la varietà della creazione delle scene di oggi, oltre che notare come alcuni regolamenti del passato siano stati evoluti. Da direttore della fotografia, Spinotti è impegnato in una continua ricerca sia di materiali che di tecniche, da utilizzare sia nei vecchi film che nelle novità. Inoltre, ha una forte tendenza alla sperimentazione espressiva e un grande desiderio di coinvolgere un pubblico sempre più vasto attraverso le sue immagini.
Sia che si tratti di ispirare la vita reale ai romanzi di Hollywood o di entrare in un territorio non ancora esplorato con film horror o narrativi, Spinotti cerca sempre di allontanarsi dalle convenzioni visuali, offrendo fotografie ricche di colore, dettagli, profondità, tonalità e contenuti. Anche se l’artista mostra un profondo rispetto per i vecchi maestri, egli rimane fedele alla sua akbar personale perché vede la fotografia come un mezzo per scoprire, realizzare, sperimentare ed esprimere qualcosa di nuovo.
Le aspirazioni di Dante Spinotti in termini di fotografia possono essere così riassunte:
•Innovazione tecnica
•Ricerca e sperimentazione visiva
•Varietà della creazione delle scene
•Coinvolgimento di un pubblico vasto
•Allontanamento dalle convenzioni visuali
•Espressione di qualcosa di nuovo
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